Giovedì 30 luglio, ore 18,00 PalaInfiniti

La politica è ancora una volta il centro nevralgico degli eventi di “Cortina InConTra”. “Il centro-destra ha vinto le elezioni dell’anno scorso perché ha saputo focalizzarsi sul tema della sicurezza” – è l’esordio di Zanonato. Ma Ronchi non ci sta, e rilancia “abbiamo vinto le elezioni perché portatori di un progetto culturale unitario. I 18 mesi del governo Prodi sono stati di agonia, poiché era impossibile coniugare le facce diversissime che andavano da Dini fino a Bertinotti. Il centro-sinistra si è scontrato con una arretratezza storico culturale sul tema dell’immigrazione che le ha impedito di guardare al futuro. Se si fosse comportata come Zanonato, forse avrebbe avuto qualche chance in più”. Non va dimenticato, infatti, che il sindaco di Padova è l’unico delle grandi città del nord ad appartenere al centro-sinistra. L’immigrazione clandestina è un problema che ha afflitto per lungo tempo l’Italia ma che, a giudizio di Ronchi, si sta pian piano esaurendo. “Il Centro di prima accoglienza di Lampedusa, ad esempio, è ormai vuoto, ridando al territorio le caratteristiche che l’hanno reso famoso” – ha aggiunto il ministro. Di diverso avviso il sindaco, che ha detto che solo gli sbarchi sono realmente diminuiti, mentre l’immigrazione via terra è rimasta sostanzialmente invariata. Entrambi gli ospiti hanno però convenuto sulla necessità di procedere ad una integrazione progressiva dei cittadini stranieri regolarmente in Italia, anche se Ronchi si è pronunciato in modo totalmente contrario alla costruzione di moschee in Italia che, a suo giudizio, “permetterebbero la riunificazione dell’unione delle comunità musulmane in Italia”. Le ronde e la sicurezza dei cittadini sono state i temi principali dell’ultima parte del dibattito. Zanonato ritiene inconciliabili le ronde con qualsiasi attività che non sia quella di semplice supporto alle forze dell’ordine, censurando in particolare le ronde che afferiscano ad uno specifico partito o ideologia.