HOME PAGE CONTATTI      






CORTINA RACCONTA -


PROTAGONISTI / EMMA BONINO
04/08/2009 16.18.39 -

Lunedì 3 agosto 2009
 
Emma Bonino a tutto campo a Cortina InConTra. Il vice presidente del Senato si è raccontata a cuore aperto in un dialogo serale molto seguito con Enrico Cisnetto. Si parte dalla spinosa questione Pd: "I tre candidati alla segreteria avranno da raffinare i programmi, che per ora sono generici. Marino si è espresso sull'uninominale, mentre Bersani pensa ad un sistema alla tedesca. E allora io voglio scegliere quello che difende innanzitutto il collegio uninominale, il punto essenziale è il riavvicinamento fra cittadini e politica" ha esordito la storica leader radicale. Ma quello che manca nel Partito Democratico è anche un discorso serio sulla governante: "Se fossi stata nel Pd avrei fatto una grande battaglia sullo statuto che nessuno di loro ha fatto. Adesso tutti si lamentano. L'idea è che basta la politica poi le regole seguiranno, non è così, le regole sono fondamentali" ha aggiunto la Bonino. E sull'alleanza con l'Idv: "Il Pd pensava di essere più omogeneo a Di Pietro, gli è andata male". "Noi radicali saremo non biodegradabili fino a quando non ci sarà un altro movimento che si farà carico di istanze molto sentite come la laicità, lo stato di diritto e la legalità". Altro tema caldissimo, i diritti civili, i temi etici e le polemiche sulla pillola RU 486. "Non c'è da cambiare la 194, non c'è nulla da fare, c'è da fare una doccia fredda perché è utile per calmare i bollori" ha detto la Bonino  "Sulla RU486 non credo ci sarà molto da fare, è tutto fumo. Ho sentito tante bufale, una di seguito all'altra, compreso il ricovero coatto per tre giorni, cosa che non si fa in nessuna altra parte al mondo. Credo che il tutto rientri nel filone che uno deve partorire nel dolore, abortire sotto tortura. Ho sentito parlare di decreto, mi sembra l'ennesimo intervento di mala politica in cose in cui la politica non dovrebbe assolutamente entrare". Inoltre "da noi si sentono cose strampalate, il fatto che il Vaticano e le gerarchie ecclesiastiche siano nella porta accanto influisce, ma la responsabilità è soprattutto di una classe politica che è sempre particolarmente genuflessa e non tiene più in conto la laicità delle istituzioni". E sulla scomunica minacciata dalla Chiesa: "Mi stupisce che venga lanciata solo sul territorio italiano e non contro francesi e spagnoli ad esempio". La Bonino è critica rispetto ad una discussione in parlamento: "Nessuno di noi è esperto di queste cose, c'è l'agenzia del farmaco che ha autorizzato la RU486, a questo punto deve essere il cittadino, assieme al suo medico, a scegliere se è più appropriato l'aborto farmacologico o quello chimico. È fondamentale la libertà di ciascuno di assumersi la responsabilità delle proprie scelte". Insomma, Emma, nonostante le cariche istituzionali, rimane sempre la vecchia battagliera leader radicale. “Non vorrei che il nostro si trasformasse in uno stato etico, in uno stato talibano” ha detto verso il finale del suo seguitissimo incontro. E al “padrone di casa” Enrico Cisnetto, che le chiedeva un paragone tra la prima e la seconda repubblica, colei che in molti vorrebbero come prossimo presidente della Repubblica ha risposto: “non saprei se la Dc era più laica dei partiti di oggi. Certamente però i leader sì. I leader erano più laici di oggi”.


Segnala a un amico

Benvenuti | Location | Programma | Protagonisti | Libri | Cortina Racconta | Rassegna Stampa | Sponsor | Cortina InConTra il Gusto | Media Partner | Newsletter | Press Room | Contatti | Policy

2009 | Belle Arti - Percorsi Culturali s.r.l. - PI 08111151000

siti e applicazioni by Lake Web s.r.l.