IL MENÙ DELLA SALUTE
10/08/2009 15.08.38
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Domenica 9 agosto, ore 21,30 PalaInfiniti
Siamo un popolo costantemente malato? Forse. Di certo siamo un popolo costantemente in allerta, a volte anche senza ragione. Per questo motivo, sul palco del PalaInfiniti, si è parlato di salute. Abbiamo radunato ospiti d’eccezione e cercato di mettere a fuoco i problemi reali, evitando allarmismi ingiustificati. Le pandemie, per esempio, sono motivo di giustificata preoccupazione? Sommariva si è espresso sull’importanza di una corretta alimentazione, sostenendo che “è importante mangiare in modo completo, assumendo tutti gli elementi nutritivi che sono necessari al nostro corpo. Per questo motivo, noi della FIPE ci stiamo battendo per la defiscalizzazione dei buoni pasto in modo da innalzare a 10 euro la soglia di tassazione. Sarà così possibile permettere agli utenti di non prendere il canonico panino per pranzo”. L’ultimo periodo è stato anche caratterizzato dagli allerta lanciati, ad esempio, dall’OMS sulla febbre cosiddetta “suina”; per questo il sottosegretario Martini ha voluto mettere in chiaro che “la popolazione italiana può stare tranquilla. Il vaccino è efficace e la mortalità è addirittura inferiore alla tradizionale influenza”. Anche Aiuti si è detto molto sollevato dai tassi di mortalità della suina, che si attestano intorno allo 0,4‰. Ha voluto dedicare, inoltre, una battuta all’HIV, sostenendo che “ribacerei quella ragazza, sono convinto che l’AIDS non sia trasmissibile tramite saliva. Con orgoglio posso dire che l’aspettativa di vita di un malato si è alzata molto. Ma la ricerca ha ancora moltissimo da fare nel campo della vaccinazione contro il retro-virus”. Altro tema caldo è stata la correlazione tra alimentazione e patologie. Umberto Tirelli ha invitato il pubblico a considerare la cattiva alimentazione come uno dei fattori di rischio, ma non l’unico. “Ve ne sono molti altri – ha aggiunto – che vanno tenuti in seria considerazione: il fumo, soprattutto”. Calabrese e Perugini Billi, infine, si sono entrambi scagliati contro le diete, ritenute autentiche “trappole” per il consumatore che rischia di dover scontare le mancanze legate all’eliminazione di alcuni componenti nutrivi”.
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