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CORTINA RACCONTA -


ROMA-FIRENZE, SINDACI A CONFRONTO
15/08/2009 13.12.42 -

Venerdì 14 agosto, ore 18 PalaInfiniti
 
Primo snodo fondamentale è stato il congresso di ottobre del Pd, che eleggerà il nuovo segretario. “Nel Pd – ha dichiarato Renzi – sono nove mesi che si parla solo delle primarie. Il rischio è di concentrarci troppo su di noi, sulle nostre questioni interne, e dimenticare che in questo momento c’è un grave problema Paese”. Ha poi aggiunto Renzi che “per tutta la campagna elettorale mi hanno detto che puntavo a fare il sindaco per poi scalare il Pd, ora è chiaro che non era così”. Ha poi concluso il neo eletto sindaco fiorentino: “le primarie sono una bellissima occasione. Non avrei mai potuto fare il sindaco altrimenti. Spero che arrivi il giorno in cui il centrodestra riuscirà ad avere le primarie, poiché se si fanno scegliere le persone si ottengono dei risultati sorprendenti. Abbiamo una legge elettorale vergognosa: se quella di Calderoli è un porcellum, quella regionale della Toscana è un cinghialum”. Le primarie hanno occupato anche la prima parte dell’intervento di Alemanno: “Sono favorevole alle primarie e alle preferenze. Ho presentato degli emendamenti in merito ma, purtroppo, non sono passati. Le primarie servono a scegliere il candidato di sintesi. In più sono trasparenti”. Un altro tema che è stato lungamente approfondito è quello relativo alla sicurezza. Ha iniziato Renzi, sostenendo che “la sinistra ha delle responsabilità enormi sul tema della sicurezza. Quando fu uccisa la Reggiani, Veltroni chiamò i ministri per imporre un decreto sicurezza. È stato lasciato scadere nei termini perché non si fu in grado di accordarsi. Molte posizioni di Maroni sono poco più che uno spot. Se il ministro dell'Interno si preoccupasse di far rispettare le leggi invece che aumentare le paure, quella sarebbe serietà”. Alemanno, dal canto suo, ha voluto sgombrare il campo da ogni dubbio e ha affermato che “dobbiamo fuggire da due retoriche: quella buonista e quella cattivista, la prima è troppo indulgente sull’immigrazione, la seconda usa linguaggi intolleranti. Inoltre”, ha aggiunto il sindaco di Roma, “nel decreto Maroni non si parla di ronde ma di associazioni di osservatori volontari. Si tratta di persone che collaborano con le forze dell’ordine secondo lo spirito della cittadinanza attiva. Non ci vogliono infatti”, ha poi concluso “ persone che vogliono fare gli sceriffi ma solo persone che vogliono fare volontariato. Applicherò il decreto Maroni sul territorio in modo che queste persone siano coinvolte anche nel sociale”. Sempre sul tema sicurezza, Gianni Alemanno ha affermato: “ci sono circa 100 campi illegali e tollerati distribuiti in tutta la zona metropolitana estremamente pericolosi anche per chi ci vive. Io voglio ridurre tutto a 13 campi autorizzati con un tetto massimo di 6.000 nomadi a Roma, così cancellerò la vergogna di Casilino 900. Fare politica significa fare scelte dure perché le conseguenze delle mancate scelte le pagano i più deboli”.


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