LE VETTE DEL TURISMO SOSTENIBILE
25/08/2009 12.54.27
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Lunedì 24 agosto, ore 11,30 PalaInfiniti
È stata l’occasione per ricordare come più del 60% dell’area dolomitica dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco afferisca alla provincia di Belluno, di cui Cortina fa parte. Matteo Marzotto è stato il primo a prendere la parola, riguardo alla situazione del turismo italiano durante la crisi: “Il primo comparto industriale in Italia, il turismo, non riesce ad avere dei numeri precisi. Il dato è di leggera flessione, anche se è meno grave di quella che anch'io, ottimista per natura, mi immaginavo. Rispetto a Francia e Spagna, paesi simili a noi culturalmente, stiamo affrontando la crisi in modo più dinamico. La montagna non è una nicchia, è un turismo che continua a crescere anche a discapito della Francia. L'Italia sta reagendo piuttosto bene; in mancanza di una politica turistica nazionale che regolamenti le attività del settore, bisogna ringraziare le regioni, che hanno saputo tenere alta l’offerta”. Secondo Illing “è necessario iniziare a vedere gli impianti di risalita come una preziosa risorsa. Fatto 1 il prodotto di un ettaro di pascolo, abbiamo 1,6 da un ettaro di legname e 1600 da un ettaro di piste da sci solo per gli ski pass. Con l’indotto, si arriva a 7000. Non si può più pensare alla montagna unicamente in modo romantico”. Più polemico l’intervento di Mauro Corona, che ha dichiarato che “ci vuole un Ministro delle Pari Opportunità anche per la montagna: la speculazione sta depauperando il nostro territorio. I fondi che arrivano dalla regione o dallo stato vengono impiegati per infrastrutture inutili. Ci vorrebbero, per esempio, sentieri per bambini attraverso i quali insegnare loro la flora e l’ecosistema della montagna”.
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