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CORTINA RACCONTA -


STATO & MERCATO, CONCORRENZA & REGOLE
25/08/2009 13.01.07 -

Lunedì 24 agosto, ore 18 PalaInfiniti
 
Ha esordito Vito Gamberale, sostenendo che “la crisi è scaturita da una degenerazione del libertinaggio-liberismo dei paesi anglosassoni. L’hanno creata loro ma l’ha subita il mondo intero. In Italia, comunque, il processo di apertura del mercato è stato in alcuni casi anche migliore di quello degli altri paesi europei”. Secondo Catricalà “la legge sul conflitto di interessi privilegia soprattutto le situazioni di incompatibilità, non tutela la neutralità dell’azione governativa. C’è bisogno di ritornare sull’argomento per dare una certezza e una regola più chiara a quelle che sono le situazioni di conflitto dinamico, e quindi, sostanzialmente, una regolazione di veri e propri illeciti che compie un’autorità di governo a favore delle aziende che egli in qualche modo controlla, senza che ci siano le pastoie, le difficoltà, i danni per l’interesse pubblico, le prove da dover dare che rendono impossibile l’attività di un’Authority come la nostra che ha anche dei mezzi abbastanza limitati”. Catricalà ha poi chiosato che “regolamentare l’attività delle lobby può determinare anche una limitazione della libertà associativa. Una legge appesantirebbe probabilmente il sistema”. Sulla tutela del consumatore Catricalà ha aggiunto che “c’è ancora molto da fare, da potenziare l’autorità che io presiedo, c’è da affidarle il compito di esaminare tutti i contratti di serie, di massa, cioè quelli che concludiamo sottoscrivendo moduli, affidando la possibilità all’autorità di eliminare tutte quelle clausole vessatorie per il consumatore che lo mettono in una situazione di inferiorità. C’è da intensificare inoltre il potere sanzionatorio, modificando il quantum delle multe che noi possiamo comminare; c’è da estendere la tutela che noi riusciamo a dare al consumatore anche alle piccole e medie imprese nei confronti dei colossi come banche o compagnie d’assicurazione”. Ortis ha ribadito come sia “necessario che l’Italia abbandoni quantomeno la cronica dipendenza dalle esportazioni di forme di energia come gli idrocarburi. Non va dimenticato, comunque, che la prima risorsa energetica, seppur virtuale, è quella del risparmio: educare i consumatori alla parsimonia permette loro di risparmiare sulla bolletta e all’Italia di non esaurire le proprie fonti e di non depauperare il pianeta”. L’amministratore delegato di Vodafone Bertoluzzo ha voluto sottolineare come “il settore delle telecomunicazioni ha risentito della crisi in modo sostanzialmente analogo a quanto successo per le altre aziende di largo consumo. Abbiamo risentito di un freno per quanto riguarda la crescita. Stiamo affrontando la crisi con una grande attenzione per contenere i costi, ma anche mantenendo alti gli investimenti sia in termini di servizio al cliente che in termini di innovazione, perché crediamo che il modo migliore per uscire da questa crisi sia quello di offrire cose nuove”.


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