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CORTINA RACCONTA -


WALTER E “NOI”
27/08/2009 14.24.45 -

Mercoledì 26 agosto, ore 21,30 PalaInfiniti
 
“Noi”, nuova fatica di Walter Veltroni edito da Rizzoli, è la storia di una famiglia – Noi, appunto – lungo 4 epoche ben precise della storia del nostro Paese: 1943, 1963, 1980 e 2025. Ognuna di queste date (a parte il 2025, ovviamente) è legato ad un momento particolare dell’Italia: il 1943 a Roma, alla vigilia dell’8 settembre; il 1963 e il grande boom economico; il 1980 e la stagione delle stragi e del terrorismo. “Non ricordo un’estate o un giorno di sole negli anni di piombo, solo pioggia e angoscia”, ha chiosato Veltroni esprimendo una dura condanna in merito alla lunga e sanguinosa stagione del conflitto tra ideologie. “Non c’è nulla che io odi più del terrorismo – ha aggiunto – dal momento che sono il trionfo delle ideologie, dogmatiche e prive di spazio individuale, sugli ideali, che vanno sempre mantenuti”. Dopo una ricognizione sui brani salienti del libro di Veltroni, Sorgi e Cisnetto sono riusciti a far “sbottonare”, seppur per poco, l’ex direttore de L’Unità. “Se mi dovessero offrire la carica di presidente del Pd – ha aggiunto il parlamentare – una volta terminati i congressi? È fantapolitica, ma non credo proprio che potrei accettare. Ho abbandonato la segreteria del partito perché non rispecchiava gli ideali che mi avevano portato alla sua ideazione. Mi sembra che i presupposti non siano cambiati minimamente”. Sullo scontro poi tra maggioranza e opposizione che da sempre infiamma la politica italiana, Veltroni ha detto che “in Italia non esiste la possibilità di evitare guerre, scaramucce e insulti. L’unico modo in cui si vede la politica è come uno scontro frontale tra due opposte fazioni. Ogni tentativo di abbassare i toni è stato fin qui abbandonato”. Rivolgendosi poi al Ministro Maroni, che nel pomeriggio aveva lasciato un documento, contenente i risultati prodotti dal decreto sicurezza, espressamente indirizzato a Veltroni (“conto sulla sua onestà intellettuale nella valutazione di quanto da noi fatto” aveva detto il Ministro), l’ospite dell’appuntamento serale di Cortina ha replicato dicendo che “l’onestà intellettuale avrebbe dovuto averla per prima la maggioranza, riconoscendo un calo dei reati già durante la precedente legislatura, quando Ministro dell’Interno era Giuliano Amato”.


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