STORIA O STORIE?
29/08/2009 19.04.05
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Venerdì 28 agosto, ore 18 PalaInfiniti
Incalzato da Galdo, Pansa esordisce sul ruolo della cultura nell’identità politica dei due schieramenti odierni. “E’ una assoluta sciocchezza pensare che a sinistra ci sia cultura e che a destra non ci sia una cultura. Per esempio, la sinistra è piena di gente che non apre più un libro da anni”. Tuttavia, ha aggiunto, il punto non è stabilire quale sia l’identità culturale di questo o di quello schieramento, “in Italia non esistono partiti con una propria identità culturale”, quanto la capacità di affrontare le questioni con atteggiamento lucido: “In questo senso penso, ad esempio, che Berlusconi debba fare autocritica e chiedersi se non sia il caso di passare la mano”. Ripercorrendo la sua vicenda professionale da giornalista di politica interna, Pansa è ritornato sulla “balena bianca”, quella DC “che aveva dentro un po’ di tutto, proprio come oggi il centro-destra e come il centro-sinistra”. Aggiungendo: “Se dobbiamo a De Gasperi il fatto che noi siamo qui a parlare oggi, non possiamo non tenere conto che se oggi abbiamo un debito spaventoso lo dobbiamo allo spendere, spendere di DC e PCI”. Sul ruolo dell’informazione oggi, poi, Pansa sostiene che “la questione è su come si comportano i giornalisti: il problema pertanto non è la proprietà dei giornali, quanto lo schieramento del giornale. E questo riverbera anche sulla difficoltà in cui versano i giornali oggi: sai già cosa scriveranno”. Dal punto di vista politico, infine, quello che Pansa vede “è un autunno della Repubblica, molto mediocre”. E su Berlusconi: “la domanda non è cos’è il dopo Berlusconi, ma quando verrà”.
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