La guerra “unica igiene del mondo”, combattuta sul campo di battaglia da eserciti sconfinati di uomini che si fronteggiano faccia a faccia, è un modello superato: è stata rimpiazzata da quella orchestrata a distanza, con armi sofisticate guidate da un telecomando. Eppure, dopo le ultime missioni di pace che hanno visto impegnato il nostro Paese in prima linea, anche sacrificando uomini, come ci poniamo nei confronti della guerra? Che interpretazione diamo degli eventi bellici? E la lotta al terrorismo è o non è guerra? Con il sottosegretario Crosetto ne discutono, senza concedere “sconti” a nessuno, giornalisti e membri di organizzazioni internazionali che hanno da molto tempo a che fare con i conflitti. Non senza la partecipazione di un imprenditore del settore che ci potrà dare molte indicazioni “tecniche”. Un incontro senza precedenti per sapere cosa realmente succeda a migliaia di chilometri da casa nostra.