NOIO VOLEVAN SAVUAR… QUANTO È GRANDE TOTÒ
Omaggio ad Antonio De Curtis, principe della risata e del saper vivere
10/08/2009 21.30.00
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PalaInfiniti
Antonio Clemente nasce il 15 febbraio del 1898 a Napoli, rione Sanità, da Anna Clemente, nubile, e Giuseppe De Curtis, figlio dello spiantatissimo marchese De Curtis, che si è sempre opposto al matrimonio del figlio con la bella popolana. Muore il 15 aprile del 1967 a Roma, quando da molto tempo è ormai per tutti solo Totò. A oltre 40 anni dalla scomparsa, la sua popolarità è non solo aumentata rispetto a quando era in vita e ancora lavorava, ma è cresciuta col passare del tempo. Oggi l’Italia vanta fior di “totologi”, esperti di Totò come Giancarlo Governi – che ha realizzato, oltre a trasmissioni e libri, una monumentale opera omnia per la tv: “Totò cento. Vita, opere, amori e immortalità del Principe Antonio de Curtis” – e come Michele Mirabella, che ama leggere le poesie del Maestro. Ma soprattutto è piena di “totomani”, fans del comico fino alla maniacalità come l’organizzatore di “Cortina InConTra”. Poteva dunque mancare al PalaInfiniti un tributo all’uomo De Curtis e all’attore Totò? E chi meglio di figlia e nipote (anch’essa autrice di un libro, “Un principe chiamato Totò”, edito da Rizzoli nel 2004) possono ricordarlo? Spezzoni di film, letture di brani e poesie, canzoni come Malafemmina ci aiuteranno a rendere magica questa serata.
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