È ORA DELLE RIFORME. STRUTTURALI
Prima della crisi non le abbiamo fatte. Durante neppure. Ma per agganciare la ripresa sono indispensabili
22/08/2009 18.00.00
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PalaInfiniti
L’Italia è un paese che ha sempre amato il termine “riforma”, sostenendo a gran voce come fosse necessario procedere con l’attuazione di provvedimenti che modificassero profondamente lo status quo. Però, a guardar bene, dalle parole non si è quasi mai passati ai fatti, anzi. Ultimamente, poi, si è sostenuto che, in nome della coesione sociale, “nel pieno della crisi” è meglio evitare interventi strutturali. Eppure di cose da cambiare, se non addirittura da “rivoluzionare”, ce ne sarebbero davvero tante: dalle pensioni alla sanità, dal sistema istituzionale alla legge elettorale. Un parterre politico, e non solo, d’eccezione ci dirà quali riforme si possono e si debbono fare, in che tempi e con quali alleanze politiche. Perché si potrebbe scoprire che c’è un partito trasversale delle riforme, della modernizzazione del Paese, e un altro altrettanto bipartisan che gattopardescamente vuole cambiare tutto per non cambiare niente. Se anche voi siete per il cambiamento, fate un salto al PalaInfiniti. E se non lo siete, venite a dire la vostra.
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