DATECI CREDITO
Le imprese reclamano finanziamenti per fronteggiare la crisi. Le banche non possono più permettersi “sofferenze”. Chi ha ragione? Basterà la “moratoria” imposta dal Governo?
25/08/2009 18.30.00
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PalaInfiniti
Prendiamo un’impresa e chiediamole quale sia oggi il suo problema più grave: la risposta sarà, nella quasi totalità dei casi, la mancanza di liquidità. Ma l’urgenza di ricevere nuovi finanziamenti si scontra con il problema numero uno delle banche: abbassare il livello delle partite in sofferenza. Al braccio di ferro, e il relativo rimpallo delle responsabilità, ha tentato di porre fine il Governo, che ha chiamato le parti e ha imposto, seppure sotto forma di moral suasion, una tregua. In tutti i casi, anche in vista di un autunno che si preannuncia difficile, il problema rimane aperto. Questa pomeriggio, sul palco di “Cortina InConTra”, raduniamo una folta rappresentanza delle imprese e delle banche, per cercare un confronto aperto che possa condurre a una soluzione condivisa. Un vero e proprio faccia a faccia a più voci, con alcuni degli ospiti che svolgono il doppio ruolo di imprenditori o manager ed esponenti di gruppi bancari chiamati a fare da arbitri.
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