Fabrizio Ferragni
Eventi:
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È ORA DELLE RIFORME. STRUTTURALI
Prima della crisi non le abbiamo fatte. Durante neppure. Ma per agganciare la ripresa sono indispensabili
22/08/2009 18.00.00
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PalaInfiniti
L’Italia è un paese che ha sempre amato il termine “riforma”, sostenendo a gran voce come fosse necessario procedere con l’attuazione di provvedimenti che modificassero profondamente lo status quo. Però, a guardar bene, dalle parole non si è quasi mai passati ai fatti, anzi. Ultimamente, poi, si è sostenuto che, in nome della coesione sociale, “nel pieno della crisi” è meglio evitare interventi strutturali. Eppure di cose da cambiare, se non addirittura da “rivoluzionare”, ce ne sarebbero davvero tante: dalle pensioni alla sanità, dal sistema istituzionale alla legge elettorale. Un parterre politico, e non solo, d’eccezione ci dirà quali riforme si possono e si debbono fare, in che tempi e con quali alleanze politiche. Perché si potrebbe scoprire che c’è un partito trasversale delle riforme, della modernizzazione del Paese, e un altro altrettanto bipartisan che gattopardescamente vuole cambiare tutto per non cambiare niente. Se anche voi siete per il cambiamento, fate un salto al PalaInfiniti. E se non lo siete, venite a dire la vostra.
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VIZI PRIVATI, PUBBLICHE VIRTÙ
Un politico può comportarsi come tutti o deve essere, quantomeno all’apparenza, migliore degli altri? La sua vita è privata, almeno a letto? Oppure è giusto che finisca su internet?
24/08/2009 21.30.00
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PalaInfiniti
In un’epoca in cui ogni azione dei personaggi politici, anche la più personale, finisce inevitabilmente per divenire di dominio pubblico, è il caso di fare chiarezza una volta per tutte su una serie di questioni delicate. I politici sono persone come tutte le altre, con pregi e difetti comuni, oppure il loro ruolo li costringe ad essere, o quantomeno a sembrare, migliori della gente comune? La loro vita privata deve rimanere tale – quindi i media non la devono indagare, né i politici la devono usare per la loro immagine – oppure è giusto che tutto sia pubblico e trasparente? E’ corretto giudicarli solo sulla base dei loro comportamenti da membri del governo e del parlamento, oppure è inevitabile che il giudizio si formi anche consentendo all’opinione pubblica di interessarsi ai fatti privati? A queste e ad altre domande risponderà un parterre di personalità abituate a dire quello che pensano, anche a costo della polemica. Non mancate.
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